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Approfondimenti

Ginnastica posturale: cos'è e quando è utile?

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di ginnastica posturale come aiuto in caso di dolori articolari, muscolari, problematiche comuni derivate dalla sedentarietà o dalla condizione lavorativa (ad esempio mal di schiena, fastidi cervicali, ernia del disco, ecc...). In effetti il movimento eseguito in modo consapevole può rivelarsi determinante per migliorare la condizione di partenza, purché gli esercizi proposti siano personalizzati: sarebbe un grave errore dare per scontato che lo stesso sintomo sia provocato dalla stessa causa.

E’ infatti fondamentale che il trainer valuti numerosi parametri tra cui la storia clinica dell’allievo, la sua postura, il modo in cui si muove e compie i gesti, così da proporre gli esercizi adatti alla sua situazione in quel dato momento. La cura del dettaglio e la richiesta continua di feedback risultano quanto mai indispensabili per tracciare la rotta verso il miglioramento e, ogni volta che si rivela necessario, gli esercizi vanno rivisti o cambiati.
L’idea di standardizzare la patologia risulta grossolana e fuorviante e può portare più danni che benefici, proprio in virtù del fatto che ognuno di noi è diverso sia nel modo di affrontare l’allenamento, che nei tempi di recupero.

La valutazione posturale, in collaborazione con altri professionisti della salute che hanno in cura il paziente, permettono quindi di comprendere la situazione di partenza e quali strategie adottare al fine di:

Migliorare la mobilità articolare
. L’esercizio terapeutico può essere mirato alla mobilizzazione di alcune regioni anatomiche e all’allungamento selettivo di alcuni muscoli responsabili di rigidità e deficit di movimento.

Aumentare la forza. Una volta individuati muscoli deboli che possono causare una disfunzione articolare, l’esercizio può essere mirato al recupero della forza, del trofismo e della resistenza muscolare, così da favorire un migliore assetto posturale.

Maggiore consapevolezza e capacità motoria. E’ fondamentale ripristinare il corretto schema di movimento attraverso la giusta sequenza di attivazione muscolare. La ripetizione del gesto corretto alla lunga diventa un automatismo e fa sì che la persona riesca con naturalezza ad eseguire il movimento nella quotidianità e ad autocorreggersi per prevenire l’insorgenza di dolori.

La ginnastica posturale, se così svolta, può davvero rappresentare uno strumento terapeutico imprescindibile per migliorare il nostro assetto e per risolvere problematiche comuni come il mal di schiena, il dolore alla cervicale o problemi alla colonna vertebrale. Occorre però abbandonare la superficiale visione degli esercizi pre-confezionati erroneamente ritenuti validi per tutti proposta nella maggior parte dei corsi di gruppo ed entrare nell’ordine di idee che ciascuno di noi ha la propria postura, che altro non è che il nostro modo di affrontare i pesi, i movimenti ma anche le emozioni che viviamo nel quotidiano.

Per raggiungere una buona qualità di movimento senza dolore dobbiamo quindi imparare a considerare l’esercizio fisico come un abito creato su misura per noi che, grazie ad un lavoro minuzioso, ci calzi a pennello.

 

Donatella Campello

massoterapista e trainer posturale